|
VERBALE DEL 13 GENNAIO 2013
“Il Si di Maria alla Parola di Dio” ci guida nella formazione di oggi introdotta con l’accensione del cero della fede e della recita del Credo.
Il Coordinatore dopo la lettura dei versetti 148-149 del Catechismo della Chiesa cattolica, che disegnano Maria quale donna piena di fede, invita a riflettere sul Vangelo di Luca 1, 38-45.
Rossana S. riporta le parole che fanno riferimento a “ Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: - a che debbo che la Madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”, sottolineando la sua accoglienza della Parola che ci scuote e allarga i nostri orizzonti, essa è come uno specchio ed ognuno può scorgere in esso la propria immagine e la propria storia. La fanciulla Maria, continua Rossana, non rimase sconvolta dall’Angelo e pronunciò il suo FIAT, il MAGNIFICAT che ogni cristiano dovrebbe pronunciare ogni giorno e che invece di fronte alle difficoltà crolla e non crede. Anche lei, chiede aiuto al Signore affinché i suoi “SI” non gli siano indifferenti.
Suor Rifugio invita ad entrare pure nel significato letterale della Parola oggi messa in discussione sulla verginità di Maria e quindi di Gesù e di Giuseppe. E’ una Parola fondante a cui purtroppo non crede quasi nessuno, essendo l’uomo moderno razionale ed ateo. La Parola di Dio non s’impara dalle fiction che mostrano spesso riveduta la storia della Bibbia.
La verginità viene cancellata se perdiamo il senso del soprannaturale.
La fede rinnova ed ognuno deve rispondere alla rivelazione di Dio. Gesù è venuto nella pienezza dei tempi (tempo pieno di peccato) perché l’uomo si è allontanato da Lui e soltanto chi l’ha accolto è divenuto un uomo nuovo. Come cristiani dobbiamo perciò stare attenti affinché le verità fondamentali non ci vengano rubate. Il male va avanti ma noi cristiani dobbiamo affermare la verità.
Elisabetta L. sostiene che non è facile vivere le scelte di oggi anche nel campo politico, perché i rappresentanti non sono all’altezza del cristianesimo. Ci sono tuttavia persone che pur non reputandosi cristiane, sono meno peggio dei cristiani stessi.
Suor Rifugio insiste nel seguire la Parola senza giudicare, occorre però non innacquare la coscienza ed Elisabetta L. riafferma la difficoltà del confronto con gli altri sul posto di lavoro, dove non tutti sono disponibili all’ascolto della Parola. Prega perciò per la conversione delle persone rimettendo tutto nelle mani del Signore perché c’è in lei il senso del soprannaturale.
Bisogna rimanere fermi nelle proprie convinzioni, dice Luciana B., senza aver paura di testimoniare, non imponendo agli altri ma trovando il modo di dire la verità perché Gesù è la verità.
Il Signore fa miracoli, ricorda Suor Rifugio, che non vengono riconosciuti come tali soprattutto nelle piccole cose in cui invece il Signore si manifesta e risponde all’uomo. Dio vive ed è alla basa della fede ma la società di oggi non prepara al valore della verginità e della purezza, all’assenza del peccato. Ognuno deve rispondere alla sua vocazione con serietà.
Rita R. riflette sulla figura di Maria e sulle apparizioni di Madjugori che invitano alla preghiera e alla conversione. Nella Genesi si annuncia lo schiacciamento del serpente ad opera di donna e Maria, scelta e chiamata a ruolo di Madre di Dio e dell’Umanità, va imitata nella realtà familiare affinché anche noi donne di oggi, possiamo dare il nostro contributo all’umanità.
Nel messaggio del 2 dicembre la Madonna ci chiede di accogliere come suoi apostoli la verità di Dio mostrando agli altri il suo amore e pregando con lei per il pentimento dei peccatori. Dobbiamo perciò, dice ancora Rita, rendere viva la Parola nei nostri cuori e noi donne che abbiamo un cuore più simile a quello di Dio, perché per natura siamo chiamate a dare la vita, dobbiamo testimoniare il suo Amore soprattutto agli uomini.
Il vero sposo di Maria, precisa Suor Rifugio, è lo Spirito Santo a cui è stata sempre fedele mentre san Giuseppe è il custode.
Caterina B. riferisce l’importanza nella sua vita di Maria, alla quale cerca di dare testimonianza con il suo comportamento cristiano: vivere in pace secondo la volontà di Dio, accettandola anche se molte cose non si capiscono. Cresciuta con principi cristiani ha sempre sentito il Signore vicino a sé e per questo lo ringrazia.
Gilberto B. afferma di avere la certezza dell’esistenza del Paradiso che noi ci giochiamo con scelte giuste o sbagliate.
Centrando lo sguardo su Maria quale esempio che dall’inizio ha accolto la Parola del Signore concretizzandola nella sua vita, Luciana P. ha meditato il suo “SI” e ha compreso che è importante ascoltare Dio che ci parla, predisponendosi all’ascolto con cuore aperto per meditare il dono dell’ascolto e coltivare la Parola per farla fruttificare ogni giorno nella propria vita. Bisogna serbare dentro di noi gli insegnamenti di Gesù pregando e meditando con il Santo Rosario perché lì c’è un tesoro donato da Maria che va conservato con umiltà. Dobbiamo diventare veri testimoni della Parola facendoci permeare da essa, vivendola con fede e portando avanti i valori evangelici con coerenza anche nel sociale.
La prima donna, Eva, si era smarrita dando ascolto a Satana, dice Guglielmo M., ma Dio ha pensato subito a Maria per riscattarci, una donna che ha vissuto con fede il travaglio della passione e morte di suo figlio. Come una mamma addolorata per i peccati degli uomini, Ella ci richiama sempre alla conversione.
Elisabetta L. testimonia la Grazia ricevuta dal Signore, per tutti i doni ricevuti e per la presenza costante di Maria che accarezza le sue lacrime nelle difficoltà della vita. Non sentirsi abbandonata in questo mondo la conforta e la rassicura come trovare una famiglia nel gruppo. Il nostro essere divino, dice, è qualcosa di meraviglioso.
Da bambino, afferma Renato P., ha iniziato a credere grazie agli insegnamenti della scuola religiosa che ha frequentato. Da adulto, nonostante un periodo di incredulità ed allontanamento, ha rimesso in discussione la sua vita dopo l’incontro con Luciana alla luce dei segni che il Signore gli ha mandato e alla presenza della Madonna. L’accettazione della quotidianità l’aiuta a crescere e a maturare spiritualmente.
Cerchiamo di essere graditi agli occhi di Maria che ci ama e soffre per le ferite del cuore di Gesù, dice Luciana B..
La fede le è stata trasmessa dai suoi genitori, afferma Lucia B. e il rapporto con Maria è cresciuto nel tempo pregandola e testimoniandola nella vita.
Chi è visitato dal Signore, riflette il Coordinatore, lo riconosce e di conseguenza dovrebbe parlare ed agire secondo la sua Parola. Con il Proprio “SI”, ognuno può accogliere l’Eucarestia che si unisce all’anima vivificandola. Maria ci invita ad avere fiducia in Gesù e a fare tutto quello che Egli dirà, come alle nozze di Cana, per diventare testimoni credibili.
Dopo il richiamo di Suor Rifugio ad essere cristiani coerenti in ogni aspetto della vita, sociale e politica, e dopo gli interventi e condivisioni da parte dei presenti, si chiude la giornata con gli avvisi e la preghiera comunitaria.
Sia lode a Gesù
Franca
|
|